Nel cuore dell'estate l'occasione straordinaria di una sosta di ascolto e di preghiera alla scuola di Maria Addolorata
Antico e Aristocratico Sodalizio Religioso - Diocesi di Andria
L'Arciconfraternita Servi di Maria SS. Addolorata,fondata per Reale Decreto il 15 maggio1832 ed elevata al rango di Arciconfraternita il 14 maggio 1855,ospita nel sontuoso Oratorio appositamente costruito nel 1887 dal confratello Conte Onofrio Spagnoletti-Zeuli dedicato all'Augusta Titolare,la statua della Vergine dei Dolori dono della nobile famiglia Jannuzzi,realizzata nel 1840 in legno policromo intagliato da valenti scultori napoletani rappresentata nel suo composto dolore dalle lacrime sul volto, dal fazzoletto nella mano destra e dallo stocco che trafigge il suo cuore.
Testo a cura dell'Arciconfraternita M.SS.Addolorata
Testo a cura dell'Arciconfraternita M.SS.Addolorata
mercoledì 29 giugno 2011
sabato 25 giugno 2011
Solennità del Corpus Domiini
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno
e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. Gv.6,51
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno
e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. Gv.6,51
mercoledì 15 giugno 2011
SS.Trinità
BARTOLOMEO LITTERINI - La SS Trinità , l’Addolorata e S Giovanni di Martha - 1708. Olio su tela, Venezia chiesa della Madonna dell’Orto.
La pala fu commissionata dal pubblico negoziante Francesco Petrelli, benefattore della chiesa veneziana di S.Marziale dove originariamente l’opera era collocata, sul primo altare di sinistra. Ora essa si trova nella chiesa della Madonna dell’Orto, sopra l’altare della cappella Vendramin, ricco di marmi pregiati, a sostituire un S.Francesco d’Assisi scomparso nell’Ottocento. La Trinità appare, in tutta la sua drammaticità barocca, alla Vergine addolorata e a S.Giovanni di Martha, fondatore dei Trinitari, benemerito per il riscatto degli schiavi.
martedì 7 giugno 2011
sabato 4 giugno 2011
Solennità dell'Ascensione
La festività dell'Ascensione è molto antica e viene attestata a partire dal IV secolo: Agostino la descrive come solennità diffusa già al suo tempo.
Negli scritti di Giovanni Crisostomo e Gregorio di Nissa l'Ascensione è talora citata; il Simbolo niceno-costantinopolitano ricorda tale episodio della vita di Gesù. Nel testo Peregrinatio Aetheriae si parla della vigilia e della festa dell'Ascensione celebrata nella grotta di Betlemme, dove secondo la tradizione Gesù sarebbe nato
Durante il Concilio di Elvira (ca. 300-313) fu discussa la data in cui celebrare l'Ascensione, e fu deciso che non andasse commemorata né nel giorno di Pasqua, né in quello di Pentecoste. Poiché infatti secondo il racconto degli Atti degli Apostoli, l'ascensione di Gesù è avvenuta 40 giorni dopo la Pasqua, ogni anno i cristiani celebrano la festività dell'Ascensione generalmente in tale data. Poiché la Pasqua è una festa mobile, nel senso che la sua data varia di anno in anno, di conseguenza anche la data della festività dell'Ascensione varia.
I cristiani credono che avendo preservato anche il corpo, Gesù abbia "dimostrato" la sua natura sia umana che divina.
Negli scritti di Giovanni Crisostomo e Gregorio di Nissa l'Ascensione è talora citata; il Simbolo niceno-costantinopolitano ricorda tale episodio della vita di Gesù. Nel testo Peregrinatio Aetheriae si parla della vigilia e della festa dell'Ascensione celebrata nella grotta di Betlemme, dove secondo la tradizione Gesù sarebbe nato
Durante il Concilio di Elvira (ca. 300-313) fu discussa la data in cui celebrare l'Ascensione, e fu deciso che non andasse commemorata né nel giorno di Pasqua, né in quello di Pentecoste. Poiché infatti secondo il racconto degli Atti degli Apostoli, l'ascensione di Gesù è avvenuta 40 giorni dopo la Pasqua, ogni anno i cristiani celebrano la festività dell'Ascensione generalmente in tale data. Poiché la Pasqua è una festa mobile, nel senso che la sua data varia di anno in anno, di conseguenza anche la data della festività dell'Ascensione varia.
I cristiani credono che avendo preservato anche il corpo, Gesù abbia "dimostrato" la sua natura sia umana che divina.
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