Indulgenze per la recita del Rosario
Si concede l’indulgenza plenaria al fedele che: recita
devotamente il Rosario mariano in chiesa od oratorio, oppure in famiglia, in
una comunità religiosa, in una associazione di fedeli e in modo generale quando
più fedeli si riuniscono per un fine onesto; si unisce devotamente alla recita
di questa preghiera mentre viene fatta dal Sommo Pontefice, e trasmessa per
mezzo della televisione o della radio. Negli altri circostanze invece l’indulgenza
è parziale.
Per l’indulgenza plenaria annessa alla recita del Rosario
mariano si stabiliscono queste norme: è sufficiente la recita della sola terza
parte; ma le cinque decadi devono recitarsi senza interruzione;alla preghiera
vocale si deve aggiungere la pia meditazione dei misteri; nella recita pubblica
i misteri devono essere enunziati secondo l’approvata consuetudine vigente nel
luogo; invece in quella privata è sufficiente che il fedele aggiunga alla
preghiera vocale la meditazione dei misteri.
Dal Manuale delle Indulgenze n° 17 pagg. 67-68