Stemma Confratermale

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Sito Istituzionale

Antico e Aristocratico Sodalizio Religioso - Diocesi di Andria

L'Arciconfraternita Servi di Maria SS. Addolorata,fondata per Reale Decreto il 15 maggio1832 ed elevata al rango di Arciconfraternita il 14 maggio 1855,ospita nel sontuoso Oratorio appositamente costruito nel 1887 dal confratello Conte Onofrio Spagnoletti-Zeuli dedicato all'Augusta Titolare,la statua della Vergine dei Dolori dono della nobile famiglia Jannuzzi,realizzata nel 1840 in legno policromo intagliato da valenti scultori napoletani rappresentata nel suo composto dolore dalle lacrime sul volto, dal fazzoletto nella mano destra e dallo stocco che trafigge il suo cuore.


Testo a cura dell'Arciconfraternita M.SS.Addolorata



domenica 27 marzo 2011

Via Matris III Dolore

                                  Ritrovamento di Gesù a Geerusalemme

Maria, per molti anni, rimase nell'intimità col mistero del suo Figlio, e avanzava nel suo itinerario di fede, man mano che Gesù "cresceva in sapienza... e grazia davanti a Dio e agli uomini" (Lc2,52). Sempre di più si manifestava agli occhi degli uomini la predilezione che Dio aveva per lui. La prima tra queste creature umane ammesse alla scoperta di Cristo era Maria, che con Giuseppe viveva nella stessa casa a Nazareth. Tuttavia, quando, dopo il ritrovamento nel tempio, alla domanda della madre: "Perché ci hai fatto così?", il dodicenne Gesù rispose: "Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?", l'evangelista aggiunge: "Ma essi (Giuseppe e Maria) non compresero le sue parole" (Lc2,48). Dunque, Gesù aveva la consapevolezza che "solo il Padre conosce il Figlio" (Mt11,27), tanto che persino colei, alla quale era stato rivelato più a fondo il mistero della filiazione divina, la madre, viveva nell'intimità con questo mistero solo mediante la fede! Trovandosi a fianco del Figlio, sotto lo stesso tetto e "serbando fedelmente la sua unione col Figlio", ella "avanzava nella peregrinazione della fede", come sottolinea il Concilio. E così fu anche durante la vita pubblica di Cristo (Mc 3,21) onde di giorno in giorno si adempiva in lei la benedizione pronunciata da Elisabetta nella visitazione: "Beata colei che ha creduto".

Giovanni Paolo II, Redemptoris Mater 17

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