Stemma Confratermale

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Sito Istituzionale

Antico e Aristocratico Sodalizio Religioso - Diocesi di Andria

L'Arciconfraternita Servi di Maria SS. Addolorata,fondata per Reale Decreto il 15 maggio1832 ed elevata al rango di Arciconfraternita il 14 maggio 1855,ospita nel sontuoso Oratorio appositamente costruito nel 1887 dal confratello Conte Onofrio Spagnoletti-Zeuli dedicato all'Augusta Titolare,la statua della Vergine dei Dolori dono della nobile famiglia Jannuzzi,realizzata nel 1840 in legno policromo intagliato da valenti scultori napoletani rappresentata nel suo composto dolore dalle lacrime sul volto, dal fazzoletto nella mano destra e dallo stocco che trafigge il suo cuore.


Testo a cura dell'Arciconfraternita M.SS.Addolorata



mercoledì 13 aprile 2011

Venerdì di Passione,memoria liturgica della Beata Vergine Desolata

Tutta la vita di Maria, la Madre del Signore, può essere racchiusa in un <<sì>>  incondizionato e gratuito a Dio e alla sua volontà. Due brani evangelici ci aiutano a penetrare in maniera profonda  in questa dimensione mariana: l’annunciazione (Lc 1, 26-38) e il dialogo giovanneo tra Cristo e Maria a piedi della croce (Gv 19,27).
Al momento dell’Annunciazione dell’Angelo Maria, con il suo <<Eccomi!>>,  concepisce Gesù dando inizio alla “nuova era della storia, che sarebbe stata poi sancita nella Pasqua come nuova ed eterna alleanza” (Benedetto XVI); e proprio nell’ora della Pasqua definitiva Maria ripete il suo <<Eccomi!>> accogliendo simbolicamente la Chiesa nelle Parole che suo figlio le rivolge dalla croce:<< Donne, ecco tuo figlio>>.
Cosi, se “nell'Annunciazione, Maria dona nel suo seno la natura umana al Figlio di Dio; ai piedi della Croce, in Giovanni, accoglie nel suo cuore l'umanità intera”, ricevendo quasi una “seconda annunciazione” (Giovanni Paolo II).
Da quel giorno ogni cristiano può sentirsi tra le braccia di Maria, cosi come prega il prefazio della Messa di Maria Vergine presso la Croce del Signore(I): << In lei – in Maria- si attua il mistero della Madre Sion, che in un unico abbraccio accoglie tutti gli uomini, riuniti in virtù del sangue di Cristo>>.
Per questo invochiamo Maria quale Madre della Chiesa e madre di ogni uomo, cosi come il Petrarca l’aveva invocata a conclusione del suo Canzoniere: <<Vergine, que' belli occhi /che vider tristi la spietata stampa / ne' dolci membri del tuo caro figlio, / volgi al mio dubio stato, / che sconsigliato a te vèn per consiglio>>.
Michele Carretta
Staff-Ufficio Liturgico Diocesano

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